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Vecchietta voleva esorcizzare il magistrato, cacciata dall’aula

Un avvenimento al limite del paradossale ha avuto luogo all’interno di un aula del tribunale di Bolzano: una donna anziana, madre dell’imputata, ha inveito contro il giudice cercando di esorcizzarlo per ottenere una condanna meno dura per la figlia. La notizia è stata riportata dal ‘Corriere della Sera’, nell’articolo in questione non vengono precisati né il motivo dell’udienza né tanto meno le ragioni che hanno spinto l’anziana signora a reputare che il magistrato fosse sotto l’influsso di qualche spirito maligno.

Ma andiamo con ordine: iniziata l’udienza la madre dell’imputata (non indagata per nessun reato) ha aperto la borsetta ed ha uscito tre croci in legno di diverse dimensioni, dopo di che ha cominciato a recitare delle preghiere di liberazione e ad inveire nei confronti del giudice. Nell’aula del tribunale si è creata un’atmosfera surreale, il processo è stato interrotto e tutti i presenti hanno cominciato ad innervosirsi. Il giudice, in un primo momento, ha provato a fare desistere la donna dalla sua azione, ma senza risultato. Così, si è visto costretto a chiamare i carabinieri per farla allontanare. La donna, alla vista dei gendarmi, si è alzata volontariamente ed è uscita dall’aula, permettendo al giudice di continuare il procedimento a carico della figlia.

Probabilmente l’anziana voleva semplicemente assicurarsi che la figlia ottenesse un giudizio equo, non traviato da influenze demoniache, ma le aule di tribunale e la religione si sa, non vanno a braccetto. In occidente, infatti, credere all’influenza demoniaca è considerato alla stregua della follia da molti ed è per questo che il vizio e la corruzione si stanno radicando sino alle viscere della società. Pensate che per effettuare un esorcismo in circostante ben diverse da quelle descritte in Italia c’è bisogno della presenza di specialisti qualificati che eliminino definitivamente il dubbio che si tratti di malattia mentale (psichiatra, medico, psicologo e testimoni).

A quanto pare ben diversa è la situazione in Russia (terra del laicismo per eccellenza): secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ria Novosti, il patriarca della Chiesa Ortodossa, Cirillo I, ha dichiarato che potrebbe essere d’aiuto agli specialisti un esorcismo per curare le malattie mentali più complicate. Un apertura, quella del patriarca russo, che sarebbe impensabile nella cattolica Italia, non ci dovrebbe fare pensare?

Luca Scapatello

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Luca Scapatello

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