Vende l’anima al demonio per sesso, soldi, successo: Dio lo richiama sé

Vende l’anima al demonio in cambio di sesso, soldi, successo, addirittura è anche posseduto per cinque anni ma il Signore interviene e lo stravolge.  

Sesso, soldi, successo. Sono davvero tutto nella vita? Sono tante le persone che si “vendono” per queste cose, che farebbero qualunque cosa pur di ottenerle. Molto più di quelle che immaginiamo.

Giuseppe Perricone con le braccia incrociate
Giuseppe Perricone (web source)-lalucedimaria.it

Il male è molto sottile, è in grado di farci credere molte cose, e farci cadere in trappola molto più facilmente di quanto sembra. Gli inganni sono travestiti da attrazione verso soldi, sesso e successo facili, e molto altro ancora. Ma quando ci si dimentica di Dio, iniziano quella nebbia e quel vuoto che nulla può colmare. Perché una vita dove si perde di vista Dio, perde davvero colore.

Eppure, Nostro Signore è pronto a proteggerci sempre, e a richiamarci all’ordine. Perché nulla gli è impossibile, e questa storia, in un’intervista de Il Corriere della Sera, ne è l’emblema. Una storia di riscatto, e un Dio che non smette di essere accanto a quella persona, anche se la sua anima si sta perdendo.

Vende l’anima al demonio, ma poi si pente e si converte: la storia di Giuseppe

Quando ci si perde, è difficile ravvedersi. Non tutte le storie finiscono bene, ma il Signore ha messo più volte lo zampino nella vita di Giuseppe Perricone, 53 anni, ristoratore di origini siciliane, che vive e lavora a Milano.

Uomo stringe la mano al demonio
Vende l’anima per sesso, soldi, successo-lalucedimaria.it

L’uomo racconta di aver avuto una vita difficilissima sin dall’infanzia. Una violenza sessuale subita a soli 8 anni da parte di una ragazzina di 15 anni che andava nel suo stesso istituto, in cui c’erano anche le scuole medie. E poi, suo padre che in determinate occasioni lo picchiava. Per due volte, una volta cresciuto, tentò di uccidere suo padre. «Continuavo a chiedere a Dio: ma se tu esisti, come mai a me capita tutto questo? Mio padre teneva nel comodino un coltello. Gli serviva per intimorire una banda di motociclisti che al terzo piano si abbandonavano a orge e schiamazzi. In due occasioni lo afferrai, stavo per pugnalarlo, ma entrambe le volte la voce di Dio mi fermò. Udii: “Non farlo!”».

Poi, cominciò a fare uso di stupefacenti e fece un patto col demonio. Aveva quasi 30 anni, ed era entrato a far parte del mondo dei night club, sniffava droghe, e si mise anche con la donna di un boss mafioso. Egli, per vendicarsi, avrebbe inviato 8 killer per ucciderlo, ma poi uno di loro lo riconobbe e convinse gli altri a non farlo. Si sposò nel 1993, poi si separò e si risposò 13 anni dopo. Si trasferì in UK. Tentò il suicidio con una fune dopo essere rimasto in coma etilico per 12 ore. Poi, il patto col diavolo, che lui stesso invocò. Fu posseduto dal diavolo per 5 anni.

Gli disse:«Prendi la mia anima e in cambio dammi per 10 anni soldi, successo e piacere. Satana mi rispose: “Tu porterai distruzione nelle famiglie, ti darò gli spiriti di seduzione per farlo”. Aprii due ristoranti di successo. Appena misi piede nel casinò di Manchester vinsi 700 sterline alla roulette. E poi le donne, tante, un’infinità. Ne cambiavo quattro a settimana e ne avevo almeno tre fisse ogni mese», ha detto ancora a Il Corsera.

La possessione durò fino al 2006, dopodiché un giorno, ad Amsterdam, intento a comprare del crack, sentì la voce di Dio che diceva:«Peppe, che stai facendo?. So che non ti ami. Io so che distruggi coloro che si amano. Io so che non credi nell’amore. Ma io ti amo così come sei”. Un calore m’invase. Ero libero da Satana».

Oggi Giuseppe ha cambiato totalmente la sua vita, vive a Milano e ha due ristoranti noti e molto apprezzati, di cui uno chiamato Settanta volte 7. Lui e suo padre si sono perdonati, e ora lui crede più che mai. È la prova che Dio può tutto.

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