La testimonianza dell’Arcivescovo, Monsignor Loris Capovilla, ci fa riflettere su un aspetto significativo della vita del Venerabile Luigino Rocchi: la salvezza, che passa attraverso l’amore di Gesù.
Le difficoltà, spesso insormontabili, che il Venerabile Servo di Dio Luigino Rocchi ha passato nell’arco della sua giovinezza (e della sua vita tutta) aprono a spunti di riflessione importanti.
Quella di oggi è la testimonianza dell’Arcivescovo Monsisnor Loris Capovilla (1915 – 2016) che ricordò un particolare momento della vita del Venerabile: le difficoltà di un ragazzo impossibilitato a muoversi e a stare “al passo” con gli amici. In quel momento così buio, è stato l’amore di Gesù a salvare Luigino.
È questa una domanda che il Venerabile Luigino, nel corso della sua giovinezza, più volte si è posto. La testimonianza di Monsignor Loris Capovilla ci riporta ai diciassette, diciotto anni di Luigino. “Ad un certo momento, vedevo i miei coetanei crescere, e vedevo che avevano trovato una ragazza”. Passò questo pensiero per la sua mente: “Perché io no?!”. Crebbe in Luigino la consapevolezza della difficoltà, della vita concepita come “prova”.
Questi momenti di difficoltà non mancarono, anzi. Crebbero a dismisura le domande che Luigino, oggi Venerabile Servo di Dio, si pose in quelle occasioni. C’è anche stato un momento del tutto particolare, in cui lo sconforto dilagò: “Quando anch’io potevo ancora muovere le mani, ed ero in carrozzella, potevo muovere la carrozzella, mi passò una volta un terribile pensiero per la mente: se spingessi questa carrozzella fino al ciglio della terrazza e mi buttassi giù?”. Ma una voce, tanto tenera quanto familiare, spense subito questo pensiero.
“Sempre – ci ricorda Luigino – sentivo dentro di me quella voce materna“. Fu quella voce ad allontanare ogni pensiero negativo dalla testa del giovane Luigino. Qui, Mons. Capovilla ci ricorda quanto sia importante l’educazione e la catechesi familiare. Cosa diceva quella voce a Luigino? La voce della mamma diceva “Luigino, ricorda che qualsiasi cosa ti capiti, Gesù ti ama!“. Fu quella voce che, ricordandogli che l’amore di Gesù non ci abbandona mai, salvò Luigino: “Questo mi ha salvato!”.
Fabio Amicosante
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI
Se avete testimonianze utili alla causa di beatificazione potete contattare lo 071/75708804 o collegarvi al sito luigirocchi.com
Vescovo di Smirne, san Policarpo è un martire del II secolo. Quando però è stato…
Meditiamo il Vangelo del 23 Febbraio 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…
La domenica è il giorno della devozione alla Santissima Trinità. Lodiamo e glorifichiamo il Signore…
“Allontana i miei turbamenti”. Questo Sabato con la preghiera della sera chiediamo questa grazia alla…
La Vergine non abbandona mai i suoi figli. Lo testimonia la vicenda della Madonna di…
Il pensiero di Madre Teresa di Calcutta sul modo di pregare e di affrontare la…