Il periodo quaresimale avanza e, con esso, procedono i nostri propositi, nonché le preghiere e i digiuni, atti a renderci più docili e degni di rimanere al cospetto di Dio.
Proprio Papa Francesco, in una delle sue omelia, ci ricorda l’importante cammino che stiamo intraprendendo in Quaresima, che dovrebbe ripulirci dal comportamento umano, spesso riprovevole agli occhi di Dio, quanto consueto per la società odierna.
Un giorno, lui stesso, raccontò una vicenda emblematica, accaduta, durante la seconda guerra mondiale, a Padre Pedro Arrupe.
Un ricco e noto personaggio, portando con se una schiera di fotografi e giornalisti, si era recato dal sacerdote, per consegnargli un’offerta e immortalare il momento.
Quella busta, però, conteneva solo 10 dollari!
“Noi prendiamo dalle nostre penitenze, dai nostri gesti di preghiera, di digiuno, di elemosina, prendiamo una tangente: la tangente della vanità, del farci vedere. E quella non è autenticità, quella è ipocrisia”.
Non sia così per noi, ma cerchiamo di rendere attuale la Parola di Dio, che parla chiaro e ci chiede di pregare, di digiunare, di fare l’elemosina di nascosto quasi, perché non diventino -quelle- azioni di cui vantarsi agli occhi degli altri.
Del resto, anche il Profeta Isaia ci ribadisce che le nostre opere buone debbano essere fatte con discrezione e servire a ripulire la nostra anima, a mortificarla, perché non abbia più posto per l’errore: “Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne? Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”.”.
Il messaggio è chiaro e completo, abbiamo ogni sorta di suggerimento per affrontare questo cammino quaresimale, seguendo le indicazioni della Parola di Dio.
Lo scopo del viaggio è giungere alla Pasqua autentici, veri, vestiti solo di luce, come il Cristo risorto.
Anche se in tasca non abbiamo la Bibbia, ma il nostro cellulare, google ci riporta i passi che desideriamo; tutto, dunque, è rimesso alla nostra volontà di cercarli.
Antonella Sanicanti