Dal 4 marzo scorso p. Tom Uzhunnalil è nelle mani del gruppo jihadista, con tutta probabilità legato allo Stato islamico (SI), che ha massacrato quattro suore di Madre Teresa e altre 12 persone ad Aden, nel sud del Paese. Finora non vi sono state notizie ufficiali sulla sorte del 56enne sacerdote nato a a Ramapuram, vicino a Pala (Kottayam, Kerala), da una famiglia profondamente cattolica. Suo zio Matteo, morto lo scorso anno, anch’egli salesiano, è il fondatore della missione in Yemen. P. Tom si trova in Yemen da quattro anni.
In queste ore in India circolano voci senza fondamento di un piano elaborato dai rapitori che prevede la tortura, l’uccisione e la crocifissione del sacerdote il prossimo 25 marzo, in concomitanza con il Venerdì Santo in cui si ricorda la passione e morte di Cristo. Si tratta di voci per nulla confermate, ma che contribuiscono ad alimentare i timori sulla sorte del salesiano.
In risposta, i confratelli e la Famiglia salesiana invitano a “vivere un momento molto intenso di preghiera nella sera del Giovedì Santo, quando accompagneremo Gesù nel dolore e nella solitudine del Getsemani”. “Continuiamo a seguire con dolore e con grande apprensione, quello che sta accadendo al nostro fratello Tom, Salesiano di Don Bosco, che è scomparso e del quale non sappiamo più nulla. Desidero esprimere – afferma il Rettor Maggiore – anche tutta la nostra vicinanza, e la nostra solidarietà alla sua famiglia”.
Ecco, di seguito, il messaggio di preghiera per i martiri della fede e, in particolare, per p. Tom:
Miei cari fratelli salesiani,
Mie care sorelle e fratelli di tutta la Famiglia Salesiana del mondo,
Cari giovani che vi trovate nei luoghi più diversi del mondo salesiano, vi mando il mio saluto sincero alle porte della Settimana Santa e della Pasqua.
Il senso di questo mio appello è invitarvi tutti in qualunque luogo siate del mondo salesiano, a vivere un momento molto intenso di fede e di preghiera.
E il motivo è questo: è troppo forte il dolore cui siamo costretti ad assistere in tante parti del mondo, con così tante persone, di diverse religioni e confessioni, che soffrono un autentico martirio.
Nella nostra Chiesa, un gran numero di uomini e donne cristiani, sono perseguitati per la loro fede in Gesù.
Il dramma più recente, lo sappiamo bene, è avvenuto in Yemen, dove sono state uccise diverse persone quattro suore Missionarie della Carità di Madre Teresa, che sono morte martiri, e gli altri laici e laiche, che hanno dato la vita per la loro fede, per il solo essere lì, alla fine, martiri anch’essi, falciati da una violenza insensata.
Continuiamo a seguire con dolore e con grande apprensione, quello che sta accadendo al nostro fratello Tom, Salesiano di Don Bosco, che è scomparso e del quale non sappiamo più nulla.
Desidero esprimere anche tutta la nostra vicinanza, e la nostra solidarietà alla sua famiglia mentre imploriamo dal Signore una pace profonda perché possa vivere questo momento; confidando nel Signore Gesù.
Per questo, invito tutti a vivere un momento molto intenso di preghiera nella sera del Giovedì Santo, quando accompagneremo Gesù nel dolore e nella solitudine del Getsemani.
Spero vivamente che tutta la nostra Famiglia Salesiana del mondo e i nostri giovani possano essere uniti, nei diversi luoghi e alle diverse ore, in quest’unica preghiera: per la pace.
Ci uniamo a Papa Francesco, che continuamente invoca questa pace.
Imploriamo la pace dal Signore e chiediamo l’infinita pace eterna per i martiri e la forza straordinaria del Risorto per tutti quelli che soffrono per tanto dolore e la persecuzione.
E ricordiamo anche il nostro fratello Tom.
Grazie per l’accoglienza che darete a questa iniziativa e che il Signore vi benedica.
Un saluto di cuore.
Fonte: Roma (AsiaNews) : http://www.asianews.it/notizie-it/Per-P.-Tom,-rapito-in-Yemen,-Giovedì-santo-preghiera-e-adorazione-per-i-martiri-37005.html