Ancora una profanazione ad un tempio di Dio, questa volta in Venezuela. Si tratta del Santuario della Madonna di Coromoto.
Il furto e la profanazione del Santuario sono avvenuto domenica scorsa, 27 settembre. I ladri, però, non sono riusciti a forzare il Tabernacolo.
Venezuela: profanato un Santuario
Profanato il Santuario della Madonna di Coromoto, patrona del Venezuela. È questa l’ultima tagica notizia che ci viene dal Sud America. Un oltraggio ad uno dei principali Santuari del Paese, nel pieno dell’emergenza Coronavirus.
Ladri non riescono ad aprire la porta del Tabernacolo
I ladri, che non sono stati ancora identificati, sono entrati in Santuario e hanno cercato di forzare la serratura del Tabernacolo. Ma non riuscendo ad aprirlo, hanno preferito lasciar perdere e portar via altri oggetti di valore, fra cui la lamina d’oro che decora la porta del Tabernacolo stesso.
In molti, vedendo profanato e distrutta la parte esterna del Tabernacolo, hanno pensato subito al furto dell’Eucarestia racchiusa al suo interno.
Ed invece no: i ladri hanno, almeno, rispettato Gesù sacramentato.
Il parroco: “I ladri sono entrati dalla cripta”
La scoperta del furto è stata fatta, però mercoledì 30 settembre. I custodi del Santuario hanno aperto il portone principale ed hanno visto che mancavano molti oggetti sacri: “Hanno distrutto le porte di legno e hanno aperto il Santissimo, hanno rispettato le forme sacre (Santissimo) e hanno provato a strappare delle lamine dorate, ma non ci sono riusciti” – ha dichiarato padre Jonathan González, sacerdote del Santuario.
“La nostra parrocchia è stata attaccata e derubata da alcuni ladri che sono entrati attraverso una griglia della cripta. Hanno forzato tutte le porte della cripta. Sono saliti per la scala a chiocciola che mette in comunicazione la cripta con l’altar maggiore” – ha continuato il sacerdote.
Un’ennesima profanazione, un ennesimo attacco ad un Santuario di Dio da parte di balordi senza scrupoli.
Fonte: aleteia.org
ROSALIA GIGLIANO