“Venite! Qui appare Gesù! Accorrete!”. Avete mai sentito questo grido? No? Eppure questo dovrebbe essere il grido lanciato nelle nostre parrocchie prima di ogni messa. Sì, Gesù appare in anima corpo sangue e divinità in ogni messa celebrata sulla terra.
Oh, lo so bene… pochi sono i cristiani che ci credono davvero! Pochissimi! E il cuore di Maria piange, come spesso anche nelle sue apparizioni lei stessa ha detto e mostrato. “Ancora con questa storia di Gesù che è vivo nella messa, nell’Ostia? E dai! Su! Smettiamola con queste immaginazioni, stupide superstizioni e vagheggiamenti da vecchie beghine!”. Quante volte – Dio mio perdona loro! – ho sentito frasi di questo genere o che comunque significavano proprio questo! Ma Gesù, paziente e misericordioso, con noi e con i suoi sacerdoti che non credono, si offre mostrandosi vivo, vivissimo, non solo ai nostri occhi, ma a quelli della scienza. Sì, proprio così! E’ la scienza che conferma i miracoli eucaristici. E’ la scienza che ci dice: quel sangue e quel pane sono corpo e sangue di un uomo, cioè un essere umano maschio, del suo tessuto cardiaco e le cellule si presentano come quelle di molti agonizzanti.
Ecco il segno dell’amore! Eccolo lì, davanti agli occhi di ciascuno. E non crediamo! Non vogliamo vedere! E Gesù si mostra. Proprio recentemente sono state chiuse e confermate varie indagini su vari miracoli eucaristici, come ad esempio quella su un miracolo eucaristico avvenuto in Polonia, a Sokolka, il 12 ottobre 2008. Ma ancor più recente è il miracolo eucaristico avvenuto in Polonia nella diocesi di Legnica, nella messa di Natale – pensate un po’! – e anch’esso confermato.
Ma cosa dicono gli scienziati? Ebbene, tutti, indipendentemente gli uni dagli altri – alcuni tra l’altro senza neppure sapere di star analizzando un miracolo eucaristico -, dicono esattamente le stesse cose. Con l’analisi istopatologica, infatti, si è scoperto che i frammenti di tessuto contengono parti frammentate di muscolo striato trasversale”. E ciò – dicono – “assomiglia molto al muscolo cardiaco”. I test hanno inoltre determinato che il tessuto ha “origine umana” e assume “alterazioni che appaiono di frequente durante un’agonia”.
Qualche giorno fa a Medjugorje un sacerdote francescano della diocesi di Citluk ha fatto un’omelia proprio centrata su questo: la vera presenza di Gesù in corpo, sangue, anima e divinità su ogni altare in cui si celebri una messa. Ha ben detto che se tutti i fedeli cristiani – e forse anche i non cristiani – comprendessero che ad ogni messa appare davvero Gesù, le chiese dovrebbero essere custodite dalle forze dell’ordine, perché la calca diverrebbe ingestibile.
Noi abbiamo Gesù, il Dio che rivive, con noi e per noi, migliaia di volte al giorno, in tutti i fusi orari della terra, la sua agonia, la sua sofferenza per amore, per la nostra salvezza. Ma quanto è grande questo Dio? Quanto amore ha per noi? Quanta gioia ci vuole regalare per ricordarci che siamo tutti dei salvati se solo accettiamo di credere, di vivere i suoi comandamenti e di pentirci con profonda umiltà dei nostri peccati?
I miracoli eucaristici sono solo la figurazione di ciò che non vediamo, ma accadono ogni giorno e tantissime volte al giorno. Allora, non manchiamo di amore verso il nostro Dio. Non rinunciamo ad andare a messa perché abbiamo altro da fare. Lui stesso ci aiuterà a risolvere le nostre questioni se andiamo comunque a messa e ci affidiamo a Lui, al Suo amore, alla Sua misericordia, e confidiamo nel Suo aiuto.
Accorrete! Accorrete! Qui appare Gesù! Diciamolo a tutti. Armiamoci di quell’amore coraggioso che ci fa gridare: “Vieni con me a messa! Lì incontrerai il Dio che ti ha creato, il Dio che ti ama!”. Venite adoriamo il Signore nostro Dio che si offre a noi in un incomprensibile dono di amore potente.
Shamaysan
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