SOLO DIO CI DONA LA VERA PACE – La parte essenziale del messaggio della Madonna è anzitutto l’urgenza del ritorno a Dio, attraverso la fede, la preghiera e la testimonianza. Dio ci ha creato per amarlo e ci chiama all’amore che non tramonta mai e che dobbiamo poi a nostra volta donare agli altri. Fin dall’inizio la Madonna si è presentata con queste parole: “Io sono la Regina della Pace”, lasciando intendere che nel mondo regna l’odio e la guerra, e che per la prima volta il mondo è a rischio di autodistruzione a causa della potenza delle armi atomiche e di distruzione di massa. La pace però non è possibile se prima non si ritorna a Dio. Questo è dunque il messaggio principale di Medjugorje: soltanto con la preghiera si può scoprire la fede, soltanto con la fede è possibile la conversione e soltanto con la conversione dei cuori si può ottenere la pace.
L’INVITO AL CAMMINO DI CONVERSIONE – Per capire cosa si intende per pace, che è molto di più della semplice assenza della guerra garantita dalla politica, occorre rifarsi all’ebraico shalom, parola che sta ad indicare il frutto dell’osservanza dell’Alleanza di Dio, ossia del rispetto dei suoi Comandamenti e del combattimento spirituale. Il primo passo di questo cammino di conversione è aprire il cuore alla grazia , il secondo passo è purificare il cuore dalle radici del male e dall’attaccamento alle cose materiali che ci impediscono di vedere Dio (attraverso la pratica della preghiera, digiuno e della mortificazione), l’ultimo passo è quello dell’affidamento totale, cioè donare il cuore a Dio che così ci riempirà di quella pace del cuore che ci permetterà di portare l’amore e la pace ai fratelli.
- «Sono venuta a Medjugorje perché qui ci sono molti buoni credenti. Desidero restare con voi per convertire il maggior numero possibile di persone e ridare la pace a quelli che l’hanno perduta» (15.9.1981)
- «Il mondo di oggi vive in mezzo a forti tensioni e cammina sull’orlo di una catastrofe. Può essere salvato soltanto se troverà la pace. Ma la pace potrà averla soltanto ritornando a Dio» (15.2.1983)
- «Oggi vi invito a decidervi per Dio, perché l’allontanamento da Dio è frutto della mancanza di pace nei vostri cuori. Dio solo è pace. Per questo avvicinatevi a Lui tramite la vostra preghiera personale e dopo vivete la pace nei vostri cuori. Così la pace dai vostri cuori potrà correre come un fiume in tutto il mondo. Non parlate di pace, ma praticatela» (25.5.1991)
2. LA CONVERSIONE
DECIDERSI PER DIO – L’invito alla conversione è il messaggio principale che viene da Medjugorje. Il termine “conversione” indica l’atto personale con il quale ci volgiamo a Dio distogliendoci dall’egoismo e dal peccato e presuppone un cambiamento di rotta, una svolta a “U” della propria vita, un dietro-front a 180° dalla direzione sbagliata verso quella giusta. Per chi già crede, invece, la conversione implica un risveglio della propria dimensione spirituale da una vita di tiepidezza e di abitudine ad una vita con maggior amore per Dio e per il prossimo, facendo giorno dopo giorno un passo in avanti nel cammino di santità.
- «Sono venuta per dire al mondo: Dio esiste. Dio è verità. Soltanto in Dio c’è la felicità e la pienezza della vita. Io mi sono presentata qui come Regina della Pace per dire a tutti che la pace è necessaria per la salvezza del mondo. Soltanto in Dio si trova la vera gioia dalla quale deriva la vera pace. Perciò chiedo la conversione». (16.6.1983)
- «Cari figli, oggi vi benedico con la mia benedizione materna e vi invito tutti alla conversione. Io desidero che ognuno di voi si decida a cambiare la propria vita e che ciascuno lavori di più nella Chiesa, non con le parole o con il pensiero, ma con l’esempio. Che la vostra vita sia una gioiosa testimonianza di Gesù. Non potete dire che siete convertiti, perché la vostra vita deve diventare conversione quotidiana. Per comprendere che cosa dovete fare, figlioli, pregate; e Dio farà capire che cosa occorre concretamente che facciate e dove avete bisogno di cambiare. Io sono con voi e vi metto tutti sotto il mio manto. Grazie per aver risposto alla mia chiamata» (25.2.1993)
3. LA VITA SACRAMENTALE
LA CONFESSIONE – La confessione avviene quando si decide seriamente di cambiare vita e ci si interroga sulla direzione che la propria vita sta percorrendo. Infatti più la nostra vita procede sulla via del male e del peccato, più noi ci troviamo scontenti, inquieti ed insoddisfatti, e proviamo quella perdizione eterna che altra non è se non la separazione dall’amore e dalla gioia di Dio. La Madonna consiglia la confessione mensile e appena ci si accorge di essere caduti in peccato mortale. Inoltre invita a non limitarsi a dire i propri peccati, ma anche a chiedere al sacerdote qualche consiglio per poter fare un passo avanti nel cammino spirituale. Da ciò si vede come la Madonna collochi questo sacramento non solo per rivestirsi della grazia santificante di Dio ma anche per fare un programma di vita in modo da avanzare a poco a poco nella vita spirituale.
UN GRAVE PECCATO: L’ABORTO – La Madonna ha riferito di un grave peccato: quello dell’aborto. «Dovete aiutare molto le donne che hanno abortito. Aiutate loro a capire che è un peccato. Invitatele a chiedere perdono a Dio e ad andare a confessarsi. Dio è pronto a perdonare tutto, poiché la sua misericordia è infinita. Cari figli, siate aperti alla vita e proteggetela. I bambini uccisi nel seno materno sono ora come piccoli angeli attorno al trono di Dio».
L’EUCARISTIA – Fondamentale è la frequentazione della Santa Messa e la partecipazione alla Comunione fatta in stato di grazia: senza di essa la nostra partecipazione non sarebbe completa.
- Bisogna esortare la gente a confessarsi ogni mese, soprattutto il primo venerdì o il primo sabato del mese. Fate ciò che vi dico. La confessione mensile sarà una medicina per la Chiesa d’Occidente. Se i fedeli si confesseranno una volta al mese, presto intere regioni potranno essere guarite. (6.8.1982)
- Che la santa confessione sia per voi il primo passo della conversione, e quindi, cari figli, decidetevi per la santità. Che la vostra conversione e la decisione per la santità cominci oggi, e non domani. Figlioli, io vi invito tutti sulla via della salvezza e desidero mostrarvi la strada verso il paradiso. (25.11.1992)
4. LA PREGHIERA E IL DIGIUNO
LA PREGHIERA DEL CUORE – La preghiera è il linguaggio fondamentale con cui si esprime la fede e la comunione di vita con Dio. La Madonna ha sempre insistito sulla preghiera “fatta col cuore”, che non sia cioé una semplice ripetizione di formule ma colloquio personale con Dio in cui ci si nutre dell’amore di Dio per poi poterlo donare agli altri. Si tratta di un cammino di progressiva purificazione del cuore: all’inizio si avverte la fatica nel pregare e allora la preghiera deve essere un po’ come compito a cui applicarsi con fedeltà e costanza quotidiana. Solo dopo si perviene alla preghiera di gioia, perché nel cuore si fa l’esperienza di Dio.
IL SANTO ROSARIO – La preghiera preferita dalla Madonna è il Rosario, ma sono ugualmente importanti il Padre Nostro, il Credo, la preghiera allo Spirito Santo. La Madonna consiglia la recita del rosario nella sua forma completa con i 15 misteri, ma all’inizio è bene percorrere la strada della gradualità per evitare lo scoraggiamento, incominciando con poco, magari solo con qualche decina, e poi crescere pian piano perseverando nei propositi presi.
LA SACRA SCRITTURA – La Madonna invita a meditare quotidianamente la Parola di Dio. Più che un libro da studiare, infatti, la Sacra Scrittura va considerata come cibo spirituale con cui nutrire la fede e la preghiera. La Madonna ha anche indicato un passo del Vangelo su cui meditare: Matteo 6,24-34: «Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona. Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano, non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: che cosa mangeremo? che cosa berremo? che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta il suo affanno».
IL DIGIUNO – La Madonna invita a digiunare il mercoledì e il venerdì, ma non si tratta di una dieta, bensì di una rinuncia e quindi di un atto di amore. Digiunare pertando non significa non mangiare nulla ma limitare il cibo al pane (o prodotti da esso derivati) e all’acqua. Si tratta di una pratica antichissima e ben consolidata nel Cristianesimo, ad esempio nel monachesimo. Il digiuno si rivolge alle persone sane, con un adeguato equilibrio psico-fisico, e che non rechi danni alla salute. L’importanza ascetica dei sacrifici e delle rinunce consiste nel fatto che permettono di rafforzare la volontà, indebolita e spesso resa schiava dalle passioni e dall’attaccamento alle cose materiali di questo Questa rinuncia ci permette di ridimensionare l’importanza che attribuiamo alle cose di questo mondo per dare alla nostra vita una nuova gerarchia di valori orientandola alle cose e che contano davvero, mettendo Dio al primo posto. Inoltre allenando la nostra volontà alla rinuncia di ciò che è lecito si trova anche la forza per dire no anche a quelle illecite, rinunciando a Satana e a tutte le sue seduzioni. La rinuncia al male è dunque lo scopo ultimo delle mortificazioni.
PRENDERE SUL SERIO I MESSAGGI – Quello che bisogna fare è mettersi sul serio a pregare, mettersi sul serio a digiunare, e far la pace con tutti. E per fare questo ci indica questi punti essenziali: stabilire un tempo da dedicare a Dio e non permettere a nessuno di rubarcelo, offrire anche il nostro corpo (col digiuno) e attuare un capovolgimento dei valori della nostra vita. La preghiera, che normalmente noi teniamo ai margini, deve diventare il centro della nostra vita, perché da essa dipende ogni nostra azione. Dio sta in un angolo della nostra casa: ecco, adesso bisogna far conversione, mettere Gesù Cristo nel centro della mente
Don Leonardo Maria Pompei e Medjugorje