Il bellissimo e commovente gesto del vescovo di Verona per Natale: ha accolto in cattedrale un presepe che era stato gettato nella spazzatura.
In tutte le famiglie cristiane a Natale si fa il presepe. Grande o piccolo, semplice o più articolato, la rappresentazione della Natività di Gesù non può mancare come soprammobile in casa. Tradizione ormai molto antica e modo per esprimere l’amore al Signore che si è incarnato per la nostra salvezza, è un’usanza che tocca il cuore.
Quando il presepe appare in qualche modo disprezzato suscita quantomeno tanta tristezza. Le statuine del presepe pur essendo semplicissimi oggetti spesso di valore scarso o nullo sono rivestite però di un significato simbolico altissimo, perciò vederle disperse tra i rifiuti è qualcosa che addolora.
È quanto è accaduto a Verona, quando alcuni giorni prima di Natale, una donna mentre camminava nel quartiere Borgo Trento ha trovato un presepe gettato nel cassonetto dell’immondizia. Ma poi il vescovo Domenico Pompili ha compiuto un bel gesto e lo ha accolto in cattedrale.
Il presepe gettato via e accolto dal vescovo di Verona
Chissà perchè quelle statuine del presepe si trovavano in un cassonetto della spazzatura e chi era stato a gettarle via così. Può essersi trattato di un gesto di disprezzo, o forse solo di un modo superficiale di disfarsi di oggetti che non si usano più.
Certamente, quando si tratta di cose che hanno in sè un significato religioso è meglio liberarsene in un modo più consono, come regalarli o conservarli da qualche parte. Le statuine trovate a Verona, di cui mancava solo quella che raffigura la Madonna, erano contenute dentro una vecchia scatola.
Nicoletta Ceschi, la residente del centro che ha fatto il ritrovamento, ha forse interpretato il gesto dell’abbandono tra i rifiuti come un atto di dispregio verso il sacro. La cosa l’ha evidentemente colpita nel profondo e non ci ha pensato due volte a raccogliere quel che aveva trovato e a restituirgli la dignità che sembrava gli fosse stata tolta.
Pochi giorni dopo, il 19 dicembre, dopo la messa celebrata in Cattedrale da monsignor Domenico Pompili, cerimonia cui è seguita l’inaugurazione della Mostra dei presepi, ha pensato di riferire al vescovo del presepe che aveva ritrovato.
Ha voluto anche proporgli di accoglierlo in Duomo, certa che un presepe debba stare in chiesa o in un luogo in cui è trattato degnamente. La risposta del vescovo è stata subito entusiasta: “Certamente. La Cattedrale è la sua casa“, ha risposto alla proposta.
Il “Gesù Bambino della Spazzatura”
E così mons. Pompili ha deciso di ospitare in Duomo le statuite gettate tra i rifiuti. Sopra un sacco nero dell’immondizia è stato inserito il presepe ritrovato ed esposto in cattedrale come fosse un’opera artistica.
Gli è stato dato il titolo di “Gesù Bambino della Spazzatura” e sotto è stata scritta una didascalia esplicativa e piena di significato. “Caro Gesù, sei stato buttato in un bidone della spazzatura nel quartiere di Borgo Trento. È lì che ti abbiamo trovato, ma quello non era il tuo rifugio. Ora sei qui, nella Cattedrale di Verona, e in questo sacro luogo, nella notte di Natale, preghiamo perché ogni uomo desideri custodirti e amarti come meriti” è la spiegazione dell ‘opera che arriva al cuore di chi la osserva proprio per questo.
Un gesto simbolico pregno dello spirito del Natale, con la preghiera e l’augurio che il cuore di questa umanità così lontana da Dio cambi, si apra alla fede e si accorga del suo amore sconfinato per ognuno.