Le Diocesi d’Italia si attengono alle nuove direttive emanate dal Governo in materia di Coronavirus. Arriva anche il comunicato della Conferenza Episcopale Campana.
I Vescovi della Campania hanno emanato un documento con ulteriori regole da rispettare, sia per i singoli sacerdoti che per i fedeli: sospese tutte le attività parrocchiali.
I Vescovi della Campania: ecco il decreto
In linea con i comunicati delle singole Conferenze Episcopali di ogni regione, anche i Vescovi della Campania, guidati dal Cardinale Crescenzio Sepe, hanno emanato un documento indirizzato a tutti i sacerdoti e a tutti i fedeli della Regione.
“Noi Vescovi della Campania, riuniti in preghiera e riflessione nel corso dei nostri esercizi spirituali, seguiamo con trepidazione l’evolversi della situazione relativa al Coronavirus. Chiediamo a Dio sostegno e vicinanza per i malati e per quanti si prodigano nei centri sanitari di primo soccorso” – scrivono nella nota diramata.
Sono sospese le attività parrocchiali
I Vescovi si allineano al decreto del Consiglio dei Ministri emanato proprio ieri, 4 marzo: “Invitiamo i Parroci e gli operatori pastorali nelle Comunità ecclesiali ad attenersi alle disposizioni precedentemente emanate […] Invitiamo tutti i fedeli, durante le Liturgie, ad avere particolare cura nell’osservare le indicazioni sanitarie per la tutela della persona, nel rispetto della salute comune”.
I Vescovi della Campania: “Si può celebrare la Santa Messa”
Un documento che, non i rivolge solo ai sacerdoti, ma dà ampio spazio anche ai fedeli, a coloro che chiedono che, comunque, si celebri la Santa Messa: “Nel confermare la possibilità di celebrare l’Eucarestia e gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano questo periodo quaresimale […] confermiamo anche l’opportunità di sospendere, fino al 15 marzo, gli incontri di catechismo, le attività oratoriali e tutte quelle iniziative che potrebbero non garantire l’osservanza delle indicazioni sanitarie”.
I Vescovi, inoltre, invitano tutti i fedeli ad essere prudenti. Soprattutto a pregare, attraverso il Santo Rosario, l’Adorazione Eucaristica prolungata, la preghiera personale fatta con fervore. “Rivolgiamo al Dio, trino ed unico, la comune preghiera e supplichiamo l’intercessione della Madre nostra, Maria” – conclude la nota.
ROSALIA GIGLIANO
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