Le dichirazioni del presidente francese avevano lasciato molti sbigottiti e senza parole. Ora, per fortuna, si è levata la voce del mondo cattolico, che lo ha attaccato con parole chiare.
Non esiste infatti nulla di simile a quanto affermato da Macron, ed è bene ricordarlo con fermezza in ogni circostanza.
Nelle scorse settimane le parole pronunciate dal presidente francese Emmanuel Macron avevano letteralmente sconvolto i cattolici di tutto il Continente. Durante il suo discorso per inaugurare la presidenza francese del Consiglio, Macron aveva infatti affermato che il presunto “diritto all’aborto” dovrebbe, a suo avviso, diventare universale. Tanto da essere integrato nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Parole inaccettabili che non possono in nessun modo passare inosservate. Dopo i primi momenti di stordimento, però, per fortuna la voce dei vescovi europei si è fatta sentire ricordando che l’Europa è necessariamente cristiana, e che per questo è necessario che si guardi agli insegnamenti della Chiesa quando si tratta di affrontare e di legiferare su queste delicate tematiche.
“Ci preme sottolineare che uno dei valori principali è il rispetto della dignità di ogni persona umana in ogni fase della sua vita, soprattutto in situazioni di totale vulnerabilità, come nel caso del nascituro”, hanno affermato i presuli della Comece (la conferenza episcopale europea) in una nota firmata dal presidente, il cardinale Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente e dai quattro vice-presidenti.
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“I padri fondatori dell’Unione europea, fondati sulla genuina tradizione umanistica che fa dell’Europa ciò che è, erano molto consapevoli della vitale importanza della dignità inalienabile della persona umana e della comunità come terreno comune della nostra Unione”, hanno aggiunto.
I vescovi in sostanza hanno manifestato la loro “profonda preoccupazione e opposizione” a qualunque affermazione di questa natura, spiegando che il “diritto all’aborto” non sono non esiste in Europa ma nemmeno in nessun altro luogo del Pianeta, e che di conseguenza non ha alcun senso parlarne. Al contrario, sarebbe ben triste se proprio la patria della cultura cristiana, l’Europa, dovesse fare un passo in questa direzione, decretando necessariamente la sua fine.
Non esiste Europa senza cristianesimo, hanno ricordato più volte con fermezza gli ultimi tre Pontefici. Non si tratta certo di non riconoscere il dramma e la complessità dietro i contesti e le situazioni che portano all’aborto, hanno infatti spiegato i vescovi. Al contrario, in gioco c’è la piena attuazione dei diritti, possibile solamente con la cura e l’assistenza verso tutti i soggetti in gioco, quindi tanto la madre quanto il nascituro. Solo difendendo la vita è infatti possibile una cultura umana. È bene ricordarlo sempre.
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