Dal cammino sinodale tedesco giungono messaggi rivolti al Vaticano per chiedere alcuni cambiamenti in favore delle donne sacerdote e delle coppie divorziate.
Tra le altre idee non conformi a quelle espresse in questi anni dalla Santa Sede ci sono l’eucarestia ai cristiani non cattolici e agli omosessuali.
Il Cammino Sinodale della Cet
Nel marzo del 2019 la Conferenza Episcopale Tedesca ha deciso di pianificare un Cammino Sinodale che ha avuto inizio in questo 2020 e che terminerà nel 2022. Il primo incontro dei vescovi tedeschi si è tenuto ad inizio anno, dal 30 gennaio all’1 febbraio, mentre il secondo appuntamento è previsto per il mese di settembre. In quella occasione, però, non potrà essere effettuata una grande assemblea dunque se ne terranno 5 in 5 regioni diverse con 50 partecipanti per ognuna.
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La seconda tappa vera e propria del Cammino Sinodale si terrà tra gennaio e febbraio del 2021, la terza nell’ottobre dello stesso anno e l’ultima nei primi mesi del 2022. L’intento di questi incontri è quello di discutere del rinnovamento della Chiesa cattolica tedesca, ma di recente è emersa la volontà di cominciare a discutere di cambiamento a livello internazionale e dunque di portare le proposte in quel di Roma.
Il sacerdozio per le donne
A condividere la proposta in un’intervista rilasciata lo scorso 29 maggio alla rivista ‘Publik-Forum’ è stato il Cardinale tedesco Georg Bätzing: “Molto favorevole a portare a Roma le conoscenze e le decisioni che stiamo raccogliendo nel corso del Cammino sinodale, anche in relazione ai temi donne e ministero”. In realtà il Vaticano ha già risposto alla questione sacerdozio per le donne, spiegando il perché non viene considerato come una possibilità. Tuttavia Bätzing appare fiducioso e dichiara: “Non è detto che non se ne possa parlare”.
Tra le altre tematiche di cui si discute nel cammino c’è quella della concessione dell’Eucaristia ai cristiani non cattolici: “Dal momento che ormai ci sarebbe un certo accordo tra Chiese cristiane sul senso di ciò che crediamo e celebriamo, i cristiani e le cristiane potrebbero, con buoni argomenti e secondo la propria coscienza, decidere a quale eucaristia di altra confessione partecipare”. Ultima e probabilmente più controversa apertura è quella alle coppie risposate e a quelle omosessuali. Bätzing infatti dichiara: “Non pochi soffrono del fatto che la loro unione non riceva il completo riconoscimento della Chiesa”.
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Luca Scapatello