Dopo ripetuti casi di profanazione verso chiese cattoliche francesi, per l’esattezza 5 avvenuti in pochissimo tempo con relativo furto di pissidi ed ostie consacrate. Mons. Pascal Roland, Vescovo di Belley-Ars, nell’Ain, in Francia ha emesso un editto rivolto a tutte le parrocchie della sua diocesi che è stato applicato immediatamente come conferma l’agenzia Riposte Catholique. Tutto secondo codice di Diritto Canonico che prevede interventi mirati e concreti.
L’Ordinanza prevede:
«Che il Santissimo Sacramento venga ritirato dai tabernacoli di tutte le chiese e cappelle parrocchiali – si legge nel decreto – per essere deposto in un apposito luogo, posto in sicurezza. La porta di detti tabernacoli resti vistosamente aperta», così da scoraggiare eventuali intrusi, suggerendo loro di lasciar perdere. «Per le necessità di preghiera, pubblica o privata, il Santissimo Sacramento potrà essere temporaneamente rimesso al suo posto, a condizione che venga assicurata un’adeguata presenza di fedeli», per scoraggiare altri atti di profanazione contro il Santissimo Sacramento l’unica eccezione viene fatta per le chiese munite di tabernacoli metallici ben fissati e muniti di una serratura resistente agli attacchi indiscriminati e sacrileghi.
Secondo quanto riporta l’Observatoire de la Christianophobie, negli ultimi sette giorni sono avvenute profanazioni nelle seguenti chiese: La chiesa di San Maurizio nella parrocchia di Neuville-les-Dames; presso la chiesa di Nostra Signora nella parrocchia di Ambronay; presso la chiesa di Santo Stefano nella parrocchia di Jujurieux. In questi tre casi le ostie consacrate sono state abbandonate sul posto. Dalla collegiale Notre-Dame-des-Marais, invece, nella parrocchia di Montluel e dalla chiesa di San Martino nella parrocchia di Vonnas, gli ignoti autori hanno anche rubato le pissidi e le ostie. Questi ultimi casi sono solo gli ultimi di una lunga serie avvenuti nei mesi precedenti.
Tali misure, definite «eccezionali», sono da ritenersi valide sino a nuovo ordine. Sperando che tutto questo serva da deterrente per fermare l’escaletion di questi atti sacrileghi.
Non solo la Francia è colpita.
Anche in Italia sono segnalati numerosi casi come a San Martino Sannita. Gesto inequivocabile dai chiari intenti sacrileghi. Anonimi sono entrati in chiesa nella notte fra domenica e lunedì e si sono concentrati sul crocifisso e sulle ostie.
Risultato: spezzato il crocifisso e rubato il tabernacolo con 50 ostie consacrate. Il sospetto è sempre lo stesso: servono per le messe nere. Come ha denunciato il parroco don Alessandro Grimaldi, della chiesa di San Michele Arcangelo che ha informato le autorità competenti che stanno opportunamente indagando.
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