Ciò che vogliamo proporvi oggi è un “viaggio nella Roma Cristiana” nel suo autentico significato.
La parola Roma è una di quella paroline magiche difficili da dimenticare se almeno una volta nella vita se ne è gustato il profondo ed anzi unico sapore storico, simbolico, culturale e religioso. La storia e la fede, la tradizione e la teologia, la politica e l’arte hanno eletto questa umile-immensa città a sinonimo eterno di civiltà. Roma communis patria: patria del diritto, del sapere, dell’impero, della luce spirituale che si diffonde ancora e sempre, dopo secoli e secoli, Urbi et Orbi.
Un Dio che per forza di cose non poteva che essere onnipotente ed onnisciente si è ‘trasformato’ nel più debole e nel più martoriato degli uomini, il Cristo Gesù. Analogamente, l’eletta città di Roma, simbolo della forza pagana e politeista, politica e patrizia, riceverà in dono la stessa transustanziazione mistica: diviene fino alla consumazione dei secoli – purificata dall’Evangelo eterno – la Sede, il cuore e la capitale della sola religio divina offerta all’umanità.
La grandezza incomparabile della romanitas un tempo era data per scontata dai cristiani, a partire proprio da quei Padri e Dottori della Chiesa antica i quali meglio di noi videro, vissero o a volte previdero il passaggio dall’una all’altra Roma. Ci sarebbe da riempire un gran libro riportando le sole citazioni di Roma all’interno degli scritti della cattolicità, dal Nuovo Testamento al Medioevo, e poi dall’umanesimo ai tempi moderni.
Magnifici tra tutti e sempre attuali, benché assolutamente ignorati dai più, sono poi i discorsi dei Pontefici recenti sul significato, la gloria, la grandezza non effimera di Roma e della romanità, intesa quest’ultima come categoria dello spirito e assimilabile alla virilità, al coraggio, alla disciplina, allo zelo e al gusto per le cose ardue.
Tutti i papi del XX secolo hanno parlato di Roma in termini toccanti, deliziosi e celebrativi, e questi discorsi andrebbero raccolti assieme, quindi studiati e meditati per bene.
Fra i tanti ne citiamo uno, pronunciato dopo la felice e storica conclusione del Concordato tra la Chiesa e la nazione che si gloria, a giusto titolo, di avere Roma come capitale, origine ed epicentro.
Il 27 settembre del 1936, il brianzolo Pio XI Ratti (1922-1939) così diceva ai partecipanti al Congresso della stampa cattolica: “Fu detto tanto bene che un viaggio a Roma è sempre una cosa molto importante nella vita di un uomo, e più ancora per una giovane vita: e Noi stessi, guardando indietro e risalendo alle molte decine di anni che Ci separano dal Nostro primo viaggio a Roma, ricordiamo sempre con commozione e perfettamente di averne fatta la gioiosa esperienza. È veramente una grande benedizione visitare Roma, specie per anime non solo colte, ma aperte ad ogni coltura: visitare Roma è, se possibile, un dovere, poiché trattasi di mettere almeno l’occhio su questo libro unico, composto di molti volumi di immenso contenuto, da molti punti di vista, a cominciare dalla natura per arrivare all’arte, alla storia, alla politica, e soprattutto, alla Religione e alla Fede. Un libro unico e incomparabile, di bellezza e grandezza irraggiungibili, per cui esaminarlo, anche almeno sommariamente, costituisce un vero dovere, come è un dovere per ogni anima colta che ne abbia la possibilità, la lettura di certi grandi libri che non appartengono più a una singola nazione, ma sono patrimonio di tutta l’umanità. Leggerli è un dovere, rileggerli diventa un bisogno. Così è di Roma per tutti coloro che sanno che cosa sia Roma” (Discorsi di Pio XI, volume III, 1961, p. 566, corsivi nostri).
C’era bisogno però di una guida rapida e sapida ai luoghi santi della città eterna, aggiornata quanto basta e informata come si deve. Un ottimo giornalista cattolico l’ha appena pubblicata per noi (cf. Alfredo Incollingo, Viaggio nella Roma Cristiana, Lulu editore, 2018, pp. 82).
L’Incollingo, isernino di 26 anni e dottore in Filologia moderna, da anni collabora con blog e riviste di vario orientamento, pubblicando un numero sorprendente di articoli, recensioni e saggi di grande interesse culturale (come quelli recenti sul Caffè dei fratelli Verri o sulla figura intrigante e incompresa di papa Celestino V).
Qui lo studioso molisano ha messo tutta la sua passione e il suo amore per la città eterna in modo da rendere fruibile ai pellegrini, ai devoti e ai semplici curiosi, ciò che rende Roma una città unica nel suo genere, un vero e proprio museo a cielo aperto, un pezzo di Orbe terracqueo un po’ diverso dal resto del mondo…
Facendo altresì notare, contro la mentalità secolarista egemone, il gran numero di fatti eccezionali o miracolosi che sono avvenuti in oltre due millenni all’interno delle sue mura, o nelle prossime vicinanze.
Il Nostro ha ripercorso in modo celere tutta la vita e la devozione popolare che attornia(va) le innumerevoli chiese, cappelle e basiliche dell’Urbe, notandone anche certi aspetti meno noti o spesso dimenticati oggi.
Anche l’esperto di cose romane vi troverà delle particolarità e degli aneddoti gustosi, raccontati con freschezza e con la penna fluida del giovane apologeta engagé.
Roma locuta, causa finita! O se preferite, come profetizzò un mistico del medioevo, “Quando Roma crollerà, il mondo crollerà”…
Fabrizio Cannone
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