Vicka: “La Madonna pretende molto e di questo le sono grata”. Il 18 marzo del 2008, di ritorno da un periodo di malattia, la veggente Vicka è tornata a svolgere il suo compito di accoglienza e guida per i pellegrini che quotidianamente fanno visita alla Regina della Pace alla ricerca di una serenità che altrove non riescono a trovare. Per l’occasione la mistica ha concesso un’intervista a ‘Medjugorje un invito alla preghiera. Maria Regina della Pace‘ in cui ha parlato ancora una volta del suo compito e di come questo gli abbia cambiato la vita definitivamente.
Come prima cosa Vicka esprime la sua gioia di poter essere di nuovo a disposizione dei fedeli che giungono in pellegrinaggio: “Sono particolarmente contenta quando posso realizzare la mia missione, che ho incominciato nel lontano 1981 qui su questi gradini, e resto a disposizione dei pellegrini che arrivano qui a Medjugorje da Paese lontani. Tutti hanno i loro motivi per venire. Alcuni arrivano per la prima volta, alcuni sono venuti già molte volte, ma tutti vengono volentieri a Medjugorje perché qui trovano consolazione per i loro problemi e per le loro sofferenze”.
Vicka riceve ancora le apparizioni giornaliere e l’intervistatore chiede incuriosito come la veggente si prepari al consueto appuntamento con la Madonna, una curiosità che questa è felice di poter soddisfare: “C’è una grande gioia nel cuore. Prima della venuta della Madonna noi veggenti siamo in grande attesa e in pieno fervore con la preghiera sulle labbra. In questo modo aspettiamo il momento più bello. Nessuna apparizione è uguale ad un’altra. Succede sempre qualcosa di nuovo”. Una gioia, quella dei veggenti che diventa ancora più grande mentre parlano con la Madonna, poiché spiega Vicka: “Con la madonna parliamo di tutto. Ci sentiamo liberi e non abbiamo paura. E’ nostra Madre. Quando un bambino parla con la mamma, non ha paura, non teme nulla”.
Molti ritengono che Vicka abbia ricevuto un compito speciale dalla Madonna, poiché nel corso degli anni è stata costretta a portare pesanti croci, manifestatesi sotto forma di malattia che lei ha sempre accettato con consapevolezza e positività dicendosi pronta di accettarne altre qualora servissero a purificare più anime. Proprio su questo compito l’intervistatore si sofferma e dice che dalla sua biografia si percepisce che ha ricevuto un incarico speciale: “Mi sforzo di stare sempre a completa disposizione della Madonna. Lei pretende molto da noi, ma sopratutto vuole che abbiamo tempo per il nostro prossimo, per i pellegrini. Questo compito non ci deve sembrare gravoso, dobbiamo accettarlo come un nostro impegno… A molti pellegrini basta toccare la mia mano per sentirsi più tranquilli e consolati”. Fabio Scapatello
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