Negli ultimi mesi se ne è parlato molto nei forum e nelle riviste di settore. Il commento più usuale è stato: si tratta del videogioco più inaspettato che si potesse mai immaginare.
Un po’, di fatto, è proprio così. Chi mai avrebbe pensato possibile un videogioco sulla figura di Gesù? Di certo, a prima impressione potrebbe fare storcere il naso a molti. Anche giustamente. La banalizzazione della fede cristiana è infatti sempre dietro l’angolo, senza pensare alle irrisioni continue dei cristiani, quando non delle vere e proprie blasfemie, fino agli atti vandalici verso tutto ciò che riguarda il sacro.
Videogioco su Gesù: bella notizia o ennesima blasfemia?
Tuttavia, sembra che in questo videogioco non ci sia nulla di blasfemo. Si tratta di nient’altro che di un prodotto culturale come tanti altri, che siano libri, serie tv, film, podcast e tutto ciò che la tecnologia oggi offre. Di conseguenza, perché non è possibile pensare anche a un videogioco, se realizzato con il dovuto rispetto?
D’altronde, per molti ragazzi, specialmente i più giovani, è quello il linguaggio più utilizzato. Per gran parte di loro, l’universo dei videogiochi rappresenta l’assoluta normalità del quotidiano. Il problema è che quella stessa normalità è fatta in prevalenza di violenza, guerra, sangue, sparatorie, mostri terribili e orrorifici, streghe, maghi, demoni e chi più ne ha più ne metta.
Si intitola I Am Jesus Christ, e i contenuti sono tutti da verificare
Siamo quindi proprio sicuri che un gioco centrato sulla figura di Gesù possa veramente rappresentare qualcosa di negativo? Di fatto, molti genitori potrebbero essere solamente contenti nel vedere il proprio figlio intrattenersi, piuttosto che con giochi di gangster o di conflitti armati, con la trasposizione della vita del Figlio di Dio e del Vangelo nel proprio schermo.
Il titolo del videogioco in questione è I Am Jesus Christ, e permette al ragazzino che ci gioca di avventurarsi in una sorta di simulatore della vita di Gesù Cristo, che passa attraverso alcuni passaggi fondamentali della sua vita, come riportati nei Vangeli. Qualcosa di simile a un libro di catechismo per la Prima Comunione, ma interattivo e vissuto in prima persona.
LEGGI ANCHE: Follow JC Go: il videogioco benedetto dal Papa
Meglio che i giovani giochino con Gesù che con demoni e mostri
A svilupparlo, il team SimulaM. Certo, sicuramente non sarà un gioco “apologetico”, tutt’altro. I contenuti, nel dettaglio, sono poi tutti da vedere e mettere al vaglio. Possibile è che per gli sviluppatori ci sia una sorta di ironia, che sbeffeggia un po’ la fede cristiana, con il protagonista del videogame che per superare i livelli e avanzare nel gioco deve compiere miracoli e accumulare Spirito Santo per poter vincere Satana.
Di fatto, però, bisogna tenere a mente quanto scritto nel Vangelo di Giovanni (3, 8): “Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito“. Meglio che i più piccoli giochino insieme a Gesù che non in compagnia di demoni alati e zombie mangiauomini.
Giovanni Bernardi