Il piccolo villaggio di Omodos, a Cipro, è molto conosciuto per le attività gastronomiche legate alla produzione di vino. Non tutti sanno però che il villaggio custodisce due importanti monasteri.
Un viaggio nella storia, quello che si può effettuare se si decide di trascorrere del tempo nel piccolo villaggio di Omodos, a Cipro. Il villaggio, conosciuto da molti come la “capitale del vino” ospita un centinaio di persone e ogni anno organizza un evento eno-gastronomico legato proprio alla sua produzione vinicola. Ma ciò di cui vogliamo parlare oggi è l’aspetto storico-culturale di questo bellissimo villaggio. Infatti è doveroso sapere che tra le alture dei Monti Troodos, a più di 800 metri di altitudine, questo piccolo villaggio ospita due cimeli della prima storia medievale, legati indissolubilmente alla storia di Nostro Signore Gesù.
Non a caso si è deciso di mettere in correlazione la storia di questo piccolo villaggio con quella di Gesù. Facendo un salto cronologico importante, arrivando dunque al IV secolo d.C. ci imbattiamo nella storia di Sant’Elena, madre dell’Imperatore Costantino. Correva l’anno 327, quando la Santa fece erigere nel villaggio cipriota un monastero, conosciuto come il monastero di Stavros (Timous Stavros Monastery). L’importanza di tale monastero, oltre alla sua storia, è quanto esso conserva da secoli. Infatti all’interno di esso è conservata una croce d’oro, contenente le fibre di canapa di alcune funi che legarono Nostro Signore Gesù, durante la sua dolorosa Passione.
Come arrivarono lì, a Cipro, quelle reliquie? Se parliamo di Sant’Elena non può non essere annoverato il suo pellegrinaggio in Terra Santa. Molti studi storici si sono sviluppati attorno al ritrovamento della Croce da parte di Sant’Elena. Secondo la tradizione, la madre dell’Imperatore disseminò in giro per Cipro parte delle reliquie raccolte durante un pellegrinaggio in Terra Santa.
Ma è doveroso sapere che il piccolo villaggio di Omodos ospita anche un altro importante monastero. Stiamo parlando del monastero ortodosso della Santa Croce. Il monastero è conosciuto in tutta l’isola. Anche qui, secondo la tradizione, sono custodite alcune reliquie. In modo particolare, il riferimento è a un brandello della corda che legò Nostro Signore Gesù alla Croce. Questo bellissimo monastero, caratterizzato anche da un soffitto in legno intagliato è protagonista, ogni anno, di una grande festa, organizzata dal villaggio, il 14 settembre. Si tratta di una delle feste religiose più importanti nell’isola.
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Fabio Amicosante
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