Colpisce ed emoziona tutti coloro che la guardano. Il suo messaggio stravolge una situazione, da cui scaturisce un amore incondizionato che va al di là di tutto: quella di un bambino e del suo papà, felici e insieme nonostante il dramma.
Sono un papà ed un bambino, felici insieme, nonostante il dramma che li ha colpiti.
Un’immagine che fa riflettere
Dalle macerie della guerra, un sorriso riporta la speranza. E la foto che ha vinto il “il Siena International Photo Awards” ne è la dimostrazione. Sono un papà ed un bambino, felici insieme, nonostante gli orrori della guerra in Siria che li hanno segnati nell’animo ma, soprattutto, nel corpo.
Munzer, il papà, ha perso una gamba sotto le bombe, mentre il suo piccolo, Mustafa, è nato senza né gli arti superiori che quelli inferiori. Ma, nonostante tutto, lui lo solleva in alto, si sorridono, sono felici. Sono vivi! Dietro di loro, le macerie della guerra in Siria.
Padre e bambino, nonostante le mutilazioni, giocano insieme
Lui si regge su di una stampella ma non per questo, fa mancare il suo amore ed il suo affetto al piccolo. Mustafa, invece, ha la tetramelia, causata dall’assunzione di farmaci dalla madre, colpita durante la guerra dal gas nervino. Per questo è nato senza arti.
Tutto ciò, però, non impedisce loro di essere felici e giocare. Ed il fotografo turco Mehmet Aslan ha immortalato questo piccolo momento, così intimo e personale, ma così umano che tutto il mondo doveva vedere: “Ho scattato la foto ad aprile di quest’anno provincia turca dell’Hatay, al confine siriano, in cui vivo e dove hanno trovato rifugio tantissimi profughi siriani. Il giorno dello scatto una equipe medica era venuta nella zona per visitare il piccolo Mustafa ed è stato un momento di gioia” – ha spiegato.
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La foto che ha vinto il premio internazionale
Nel 2006, il padre del piccolo si trovava con sua moglie (all’epoca incinta) al mercato di Idlib, quando una bomba è esplosa poco lontano da dove loro si trovavano. Lui ha perso una gamba, mentre la moglie si è salvata per poco.
Una foto che deve rammentare al mondo intero che l’umanità è ancora afflitta da guerre e conflitti ma che, nonostante tutto, l’amore e la speranza sono sempre le ultime a morire.
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