Nel 1675 la Vergine si presentò a Leopoli, cittadina allora della Polonia, per salvare la popolazione dall’invasione turca.
In quell’anno infatti il Paese stava vivendo un momento terribile di guerra e di sopraffazione da parte del potente Impero Ottomano. La città di Leopoli era infatti assediata per mano di un’immensa armata turca. Si parlava di oltre trecentomila uomini fortemente agguerriti, che agivano per conto dei desiderata del Sultano.
Il Sultano infatti riusciva sempre a smuovere al suo seguito masse umane di proporzioni incredibili, a differenza ad esempio dei paesi cristiani, in cui vivevano uomini liberi che avevano bisogno di riunirsi per mettersi d’accordo riguardo a cosa fare e a come procedere.
Nell’Impero Ottomano viveva al contrario un modello di società fortemente dispotico e tutto questo dal punto di vista militare costitutiva talvolta un vantaggio per i turchi. Molto meno lo era, ovviamente, dal punto di vista umano. In quel contesto particolare, l’anziano condottiero polacco Jan Sobieski aveva fatto in modo di far giungere sul campo seimila ussari.
La situazione tuttavia volgeva verso una condizione fortemente critica. Nel momento in cui la popolazione polacca si accorse della disparità di forze che erano state dispiegate dai due eserciti, capì la difficoltà della situazione che gli si stava mettendo davanti. E comprese che l’unica vera risposta poteva giungere dal cielo.
Così cominciò a rivolgersi alla Vergine, alzando gli occhi verso di lei. In quel giorno particolare si festeggiava la ricorrenza della Madonna di Czestochowa, ovvero la protrettrice della Polonia. Così il popolo si riversò in massa nella Cattedrale cittadina e cominciò a invocare la Virgo Clemens.
La battaglia stava volgendo ovviamente al peggio, al di fuori delle mura della cattedrale. Ma all’improvviso, prendendo tutti di sorpresa, il cielo si fece buio e carico di nuvole molto scure. In pochissimi minuti si abbatté un furioso temporale su tutta la città, che si trasformò ben preso in un violento uragano che si scagliò contro gli ottomani.
La grandine colpì i guerrieri negli occhi e sul capo, mentre i fulmini li terrorizzavano e il vento li trascinava da una parte all’altra, sbattendoli una volta a terra e l’altra contro la parete. A differenza dei guerrieri cristiani, che invece si ritrovavano con il vento a favore che li portava al contrario ad accrescere la loro forza di attacco nei confronti del nemico.
Così i polacchi capirono che per volere divino la sorte stava volgendo dalla propria parte. D’istinto, i soldati cominciarono a gridare con tutta la forza nel petto i nomi di Maria e di Gesù, veri sostenitori delle loro mani e delle loro gambe.
In poco tempo i turchi cominciarono a sentire crescere il terrore e lo spavento nel loro cuore, e all’improvviso arretrarono e se ne scapparono a gambe levate. La Vergine in questo modo salvò la città, e i cittadini da quel momento in poi ringrazieranno per sempre Maria che con la sua intercessione scacciò l’invasore.
Giovanni Bernardi
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