Vittoria in Francia: la contestata statua della Madonna ritorna al suo posto

Dopo un processo, la battaglia francese per laicità è stata persa, e la statua della Madonna che era stata rimossa torna dov’era.

Tutto il mondo occidentale è dominato da un’ideologia laicista che mira ad abbattere i segni della sacralità cattolica, e la Francia è da sempre paladina in quest’ambito. Una vicenda avvenuta in terra francese in questi anni fa riflettere e desta anche qualche sorpresa positiva.

Francia, la Madonna torna al suo posto
La Madonna torna al suo posto – photo web source

Al centro della questione c’è una statua della Beata Vergine Maria posta in una strada. La scultura della Madonna era situata in un incrocio tra due vie nella cittadina di La Flotte-en-Ré, una piccola località turistica dell’ Île de Ré. Edificata nel secolo scorso, precisamente alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1945, era un ex voto fatto da una famiglia che aveva visto tornare a casa sani e salvi padre e figlio andati a combattere.

Dopo esser stata a lungo nel giardino privato della casa di chi l’ha fatta realizzare nel 1983 era stata donata al Comune del luogo che l’aveva fatta installare in strada, in quello che era chiamato “incrocio della Vergine”. Poi quattro anni fa avviene un fatto che cambia tutto.

L’incidente e la rimozione della statua della Madonna

Nel maggio 2020, in piena epoca di pandemia, un automobilista accidentalmente colpisce la statua della Vergine. A seguito di questo avvenimento il Comune la fa ricostruire e la pone nel punto in cui si trovava da tanti anni.

la statua francese della Madonna rimossa ritorna al suo posto
La statua francese della Madonna – photo web source – lalucedimaria.it

Ma questa decisione non è stata gradita da un’associazione che si batte per la laicità dello Stato e ne è nato un contenzioso giudiziazio con il Comune di La Flotte-en-Ré. L’associazione La Libre-Pensée 17 ha deciso di rivolgersi al tribunale amministrativo competente, quello di Poitiers, per chiedere la rimozione della statua in nome della laicità.

Ha fatto appello alla legge francese sulla separazione tra Stato e Chiesa che risale al 1905 nella quale c’è il divieto di monumenti a carattere religioso nei luoghi pubblici. Da parte dell’associazione è ritenuto inaccettabile che un’istituzione pubblica abbia posto un simbolo religioso contravvenendo al principio di laicità che governa l’ordinamento giuridico della Repubblica francese.

Di fatto l’istanza è stata accolta e nel 2022 la statua per ordine del tribunale amministrativo doveva essere rimossa. Dopo il ricorso in appello il verdetto è lo stesso: nel 2023 la corte amministrativa d’appello di Bordeaux decreta la rimozione del monumento, che viene effettuato nell’ottobre dello scorso anno.

La soluzione con il lieto fine

Il sindaco della cittadina francese, Jean-Paul Héraudeau, non si è però arreso e ha trovato una soluzione per rimettere la statua della Vergine Maria al suo posto. Con il sostegno e l’appoggio dei difensori del patrimonio culturale e storico del Paese si è ideato un modo alternativo per posizionare ugualmente la scultura.

la statua francese della Madonna rimossa ritorna al suo posto
Le proteste degli anni scorsi in difesa davanti alla statua della Madonna – photo web source – lalucedimaria.it

A pochi passi dalla vecchia collocazione, si è installata la statua in un terreno privato acquistato grazie alle donazioni di molti. Lo scorso 7 giugno c’è stata l’inaugurazione e adesso la statua è comunque posizionata e non riposta al chiuso di un magazzino.

C’è stato quindi un lieto fine, anche se non del tutto pieno, perché si è dovuta trovare una via diversa per non mettere da parte la Madonna. La “cancel culture” continua ad avanzare le sue pretese e questo caso è solo una piccola espressione del proliferare di questa ideologia.

Pochi mesi fa, ad esempio, uno spettacolo ispirato alla vita di Santa Bernardette è stato messo al bando proprio in Francia. E, sempre in nome della laicità unicona della Sacra Famiglia lo scorso anno era stata tolta via da un ospedale dopo lunghe polemiche. Episodi di questo genere si susseguono e diventano di giorno in giorno sempre più numerosi non solo in Francia, ma in tutta Europa.

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