Una moglie desidera ardentemente andare in pellegrinaggio a Medjugorje con anche suo marito. Molte tribolazioni li assillano e lì accade qualcosa che cambia la loro vita.
“La Madonna ci ha chiamato”. Con queste semplici parole, Christe racconta la sua esperienza di fede e di preghiera, vissuta insieme a suo marito. Una visita, non solo spirituale, ma anche morale e fisica, date le condizioni di salute della donna.
Tante sono le esperienze di preghiera e di fede che potrebbero esse raccontate su Medjugorje. Quella della quale vi parliamo oggi è la storia di Christe che, nonostante le sue precarie condizioni di salute, è riuscita ad andare a Medjugorje, portando con sé anche suo marito, inizialmente molto scettico.
“E’ nato in me il desiderio di venire a Medjugorje ma, per ragioni di salute, mi era impossibile venire senza mio marito. Speravo mi accompagnasse. La sua risposta, però, è stata: “Non ho bisogno di raduni di massa del genere” – ha iniziato a raccontare Christe.
Nonostante la tristezza, non si è persa d’animo e ha atteso: “La Madonna ci ha chiamato. In primavera ci ha fatto visita un padre benedettino, che per anni è venuto a Medjugorje al Festival dei Giovani. Ne parlava con tanto entusiasmo che, era chiaro, che la scintilla doveva scoccare. “Allora devo venire anche io! Vengo con te”, mi ha detto mio marito.
Vivevo già da anni in una paura inspiegabile, nessuno sapeva da dove provenisse né quale fosse il motivo. Negli ultimi anni, quella paura è diventata sempre più forte. Cercavo di vincerla con le terapie e sforzandomi, ma tutto risultava inutile” – continua la donna.
“Dal punto di vista medico, tutto ciò era privo di spiegazione, poiché non vi erano cause organiche. Ma all’interno del mio ambiente religioso, mi dicevano sempre che si trattava di una lotta spirituale” – spiega Christie.
La sua vita era segnata da confusione e difficoltà: soffriva di sintomi che la destabilizzavano e la limitavano: “Non ero più in grado di concordare alcuna scadenza fissa, trascuravo il mio impegno di cantare nel coro, avevo paura di stare tra la gente e di uscire di casa da sola. Ero dilaniata tra la paura e la fiducia in Dio e litigavo sempre con lui. Mi chiedevo se quella non fosse una conseguenza della mia preghiera, se non dovessi per caso smettere di pregare”.
Le preoccupazioni la appesantivano sempre di più, per questo, nel 2014, Christie, insieme al marito, al figlio e accompagnati dal monaco benedettino, sono arrivati a Medjugorje: “Per noi quello è stato un dono particolare […] Insieme abbiamo vissuto una settimana portentosa, piena di benedizioni. Ci colmava una strana pace, che era presente ovunque. Moltissima preghiera, tutti insieme sullo stesso cammino verso Dio!
È qualcosa che ti tocca, che smuove per grazie, arricchisce […] In quella settimana abbiamo vissuto un pezzetto di cielo sulla terra”.
Un viaggio che non si è fermato lì, anzi. Una voglia di ritornarci anche l’anno successivo: “Qui mio marito si è riaccostato, per la prima volta, dalla sua giovinezza, al Sacramento della Confessione ed ha riscoperto il Rosario. Da allora, preghiamo il Rosario ogni giorno. Nostro nipote, fino all’età di 3 anni, non ha voluto parlare, comunicava dando colpi. Voleva esprimersi, ma non poteva.
Dopo aver affidato alla Madonna tutte le nostre intenzioni sulla collina delle apparizioni, e dopo che una sera avevamo pregato in particolare per quel bambino, il blocco della parola è svanito. Ha cominciato a pronunciare le sue prime parole” – racconta commossa Christe.
Ma c’è stato un dono anche per lei: “Durante tutta la mia permanenza a Medjugorje non ho avuto alcuna difficoltà […] Mi muovevo da sola e sono stata in mezzo alla gente senza problemi. Solo una volta, tornata alla mia quotidianità, ho compreso che ero stata completamente liberata e guarita dalla mia paura.
Mi è stata donata una nuova vita e libera! […] Si, è avvenuto un miracolo! […] I miei problemi di cuore sono stati curati […] la lotta spirituale è diventata più semplice, poiché Dio la sopporta con me. Abbiamo pregato e ringraziato insieme per le grazie che sono state donate a noi e a tutte le persone che portavamo nel cuore” – conclude.
Nessuno ritorna da Medjugorje senza aver ricevuto un dono. E così è stato anche per Christie.
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ROSALIA GIGLIANO
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