Per Justin Bieber, gli ultimi anni sono stati scanditi da arresti, scandali (tipo quella dell’urina nel secchio di un locale o la confisca della sua scimmia) e da vari tentativi di cambiare la sua immagine per dare una nuova spinta alla sua carriera. Ora, la superstar del pop, che è pronta a pubblicare il suo album il 13 di novembre, sotto la supervisione di Kanye West, ha condiviso l’origine della sua nuova svolta: la religione. «Onestamente, vorrei vivere come Gesù», ha detto a Complex in una lunga intervista. «Non essere Gesù. Non potrei mai, non voglio essere frainteso. Ha creato una bellissima via per amare le persone ed essere gentili. Se ci credi, lui è morto per i nostri peccati».
Il cantante ha chiarito che non è religioso, visto che è contro quelle «cose davvero strane che succedono nelle chiese» e quell’attitudine da “io credo più di te” di alcuni cristiani. Ma ha sottolineato come la sua vita sia stata trasformata dalla fede. «Abbiamo la più grande medicina di tutte e il suo nome è Gesù Cristo», dice. «E lui è davvero un guaritore. Ecco cos’è. È tempo che ora tutti condividano i loro pensieri. Che facciano sentire le loro voci, in qualsiasi cosa credano. Ditelo. Io non riuscivo più a tenere dentro questa cosa».
Il vero valore della cristianità, dice Bieber è avere «questo legame che non ti fa sentire le insicurezze», non solo seguire le messe in chiesa. Usa anche una metafora poco ortodossa per spiegarlo. «Non devi andare in chiesa per essere un cristiano. Se vai da Taco Bell, non diventi un taco».