Durante una trasmissione televisiva il primario dell’ospedale San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo, parlando dell’emergenza coronavirus non ci ha girato intorno e ha usato parole molto dirette.
“Basta! Bisogna dire la verità agli italiani, riprendete a vivere!”, ha affermato Zangrillo, in qualche modo spazientito dalle domande degli intervistatori che incalzavano in direzione contraria alle sue affermazioni.
Il medico, infuriato, non le ha mandate a dire, e ha pronunciato parole di fuoco davanti alle telecamere e rivolgendosi ai cittadini. “Riprendete a vivere, io dico quello che vedo e ne ho le p*lle piene”. Per l’ennesima volta, infatti, il primario ha espresso il suo parere nonostante la narrazione che viene fatta dell’emergenza coronavirus sia spesso molto allarmistica, con il rischio di impaurire fortemente i cittadini per una crisi, che per il momento e per fortuna, sembra essere alle spalle.
“Non faccio parte del comitato tecnico scientifico ma mi aspetto che il comitato dica la verità agli italiani: uscite e riprendete a vivere. Andate in vacanza. Se entrate in un locale chiuso mettete la mascherina, ma continuate a vivere più di prima altrimenti la società non riparte”, ha così affermato il medico.
“È evidente quello che accade”, ha aggiunto. “Se oggi in Lombardia abbiamo un morto dichiarato per Covid, vuol dire che non sta succedendo nulla. Poi possiamo costruire tutte le favole che volete”. Commentando gli ultimi dati relativi all’emergenza coronavirus in Italia, il medico ha infatti posto la sottolineatura sul fatto che in questo momento, nel nostro Paese, le cifre sono molto basse.
Che stanno a identificare che, almeno per ora, il virus sembra lasciare il Belpaese, sparendo dai radar e soprattutto dagli ospedali. Una motivazione per lasciare, almeno in queste settimane, tranquilli gli italiani, dopo mesi di paura e di preoccupazione dovuti alla grave emergenza.
Più volte Zangrillo ha sottolineato che qualcuno sta facendo terrorismo psicologico nel nostro paese, avvalendosi di un uso massiccio dei media e con fini secondari per niente palesi. Interessi privati o di potere, infatti, rischiano di prevalere sulla ragione e sulla salute degli italiani, alla mercé di chi detiene il controllo sociale e mediatico.
Nel programma Rai di Lucia Annunziata il primario del San Raffaele di Milano ha espresso questi concetti in maniera molto diretta, finendo su tutte le prime pagine e scandalizzando non poco chi rema in direzione opposta. Parlando di recente con il quotidiano della capitale italiana Il Tempo, Zangrillo ha affermato di non essere in alcun modo pentito delle dichiarazioni avanzate in questi mesi.
Insomma, per il medico l’emergenza coronavirus, almeno per ora, è più che finita. E per questo bisogna ricominciare a vivere. “È un mese che in Lombardia non si muore più di Covid. La vera emergenza sanitaria è curare quei malati che sono stati trascurati proprio per gestire l’emergenza COVID”, sono state le sue parole.
Zangrillo infine ha puntato il dito contro quello che a suo avviso è stato uno sbaglio grossolano da parte del governo del nostro paese. Ovvero quelli di registrare il decesso di qualsiasi paziente positivo al tampone, in questi mesi, come “morto per Covid-19”. Quando forse la realtà potrebbe dire altro. In quanto, in quei casi specifici, non ci sarebbe la certezza del fatto che sia stato proprio il coronavirus la ragione principale del decesso.
Zangrillo in questi mesi è stato anche molto attaccato. Diversi commentatori e opinionisti si sono scagliati contro di lui definendolo un “irresponsabile“. “Se dire la verità, basandosi su evidenze cliniche, è da irresponsabili, allora sono irresponsabile”, ha rivendicato il primario del San Raffaele di Milano.
“Le mie dichiarazioni volevano essere solo un messaggio di ottimismo invece hanno scatenato polemiche e liberato i ‘leoni da tastiera’, ma coloro che vivono denigrando il lavoro altrui continueranno a sopravvivere nutrendosi dell’invidia”.
Giovanni Bernardi
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