L’illustre scienziato Antonino Zichichi fa delle importantissime dichiarazioni su Dio e sul suo rapporto con lui coniugando scienza e fede.
Tra le eccellenze italiane in ambito scientifico, lo scienziato Antonino Zichichi, adesso anziano, ha raggiunto di vertici di una carriera brillante e ha dato un grande apporto alla ricerca.
Di origine siciliana, Zichichi compirà 95 anni nel mese di ottobre e nel corso del suo intenso lavoro ha elaborato idee originali e ha avuto intuizioni rilevanti per quanto riguarda i campi della fisica nucleare e subnucleare. Ma anche la scoperta di un asteroide che adesso porta il suo nome, 3951 Zichichi.
La sua vita si è divisa tra la Svizzera, dove ha lavorato per il Cern di Ginevra e l’Italia in cui ha la sua famiglia composta dalla moglie con cui è sposato da 66 anni, due figli e cinque nipoti. Premiato con numerose onorificenze, lo scienziato ha dato un grande contributo alla divulgazione scientifica in televisione degli anni ’90 del Novecento.
Zichichi e il suo amore verso Dio: la conciliazione di scienza e fede
Tra i pochissimi scienziati credenti e cattolici, Antonino Zichichi non ha mai fatto mistero della sua fede e l’ha sempre dichiarata apertamente. Anche nell’eterno dibattito tra scienza e fede, spesso contrapposte, Zichichi la dato un importante impulso in direzione di una piena conciliazione di esse.
La sua critica alla teoria dell’Evoluzionismo non è mai stata ben accolta nonostante abbia dimostrato che non ci sono prove per giustificare alcune fasi della presunta evoluzione dell’uomo. È una delle teorie che ergono a fede la scienza che non è altro che sapere umano.
Le parole dello scienziato in una recente intervista rilasciata al Tg2 esprimono la sua fede in Dio a cui la ragione risponde pacificamente senza alcuna contrapposizione. “Sono innamorato di Colui che ha creato il mondo“ ha dichiarato l’illustre fisico.
La sua identità di credente è quindi quella di una persona che prova un vivo amore per Dio che riconosce come Creatore e Padre. La ragione, base della conoscenza scientifica non può che portarlo a credere, o meglio, confermargli la fede che è dono di grazia.
Fede e scienza doni di Dio
Nella fisica Zichichi afferma di trovare la logica del creato: “scienza e fede sono entrambi doni di Dio“ dichiara senza esitazione. Ci tiene a sottolineare che sono doni di Dio e non conquiste della mente umana. Parole decise che confermano quanto sostenuto dalla Chiesa.
San Giovanni Paolo II ha ampiamente trattato la questione nell’enciclica Fides et Ratio e ha descritto questa conciliazione in un pieno uso della ragione da parte dell’uomo. La fede certamente è data dal Signore, ma la ragione al tempo stesso gli è stata donata per riconoscerlo Creatore e per accettare il dono.
Con la ragione infatti la persona è portata a riflettere e a porsi le domande esistenziali: “Chi sono?“; “Da dove vengo?“; “Dove vado?“ ovvero a ricercare la spiegazione sulla propria identità, sull’origine e sulla destinazione dopo questa vita terrena.
Il Santo Padre sosteneva che la riflessione sulla “genealogia divina risolve e può risolvere tutti i problemi umani“. Riconoscere con la ragione l’essenza della propria umanità e quindi la condizione di creatura fatta a immagine e somiglianza di Dio.
Di conseguenza questo vuol dire accogliere pienamente la realtà e questo porta a volere una relazione con il Creatore riconoscendolo anche Padre.
Dal riconoscerlo si passa ad amarlo, come fa lo scienziato Zichichi per operare in questo mondo come figli grati e non ribelli.