Antonino Zichichi, il noto fisico italiano, non ha mai negato la possibilità di credere in Dio e che la scienza e la devozione possano tranquillamente sostenersi a vicenda.
Entrambe, infatti, presuppongono un atto di fede iniziale, perché se ne possano trattare gli argomenti: “La scienza non ha mai scoperto nulla che sia in contrasto con l’esistenza di
Dio. L’ateismo, quindi, non è un atto di rigore logico teorico, ma un atto di fede nel nulla”.
Ed è proprio la scienza, del resto, che ha mostrato che non siamo figli del caos, ma che c’è una logica nella creazione, nella nature della cose, e che, questa logica, deve per forza avere un autore.
“La speranza all’uomo del terzo millennio, solo la scienza e la fede possono darla. Questa speranza ha due colonne. Nella sfera trascendentale della nostra esistenza la colonna portante è la fede.
Nella sfera immanentistica della nostra esistenza la colonna portante è la scienza”.
Molti studiosi, nei secoli passati, hanno cercato di spiegare le leggi della natura e della vita, attraverso le ricerche scientifiche, e spesso sono giunti alla stessa conclusione espressa da Zichichi, ossia che la scienza non nega affatto l’esistenza di Dio, anzi ne cerca le prove e le trova dell’indagine stessa della materia.
“Se la nostra esistenza si esaurisse nell’immanente, il discorso sarebbe chiuso qui. Immanente vuol dire tutto ciò che i nostri cinque sensi riescono a percepire. Questi nostri cinque sensi sono il risultato dell’evoluzione biologica. C’è però un’altra forma di evoluzione, che batte quella biologica: l’evoluzione culturale”.
Dunque, l’uomo conserva una memoria collettiva, che gli permette, oggi, di elaborare i dati su cui si è riflettuto ieri, quelli su cui avevano indagato gli scienziati di un tempo, ma con pochi progressi.
E’ l’evoluzione permessa alla nostra mente che ci garantisce il progresso, in molte circostanze, e determina scoperte importanti.
Come potrebbe tutto questo “ordine logico”, ma anche scientifico, spirituale, intellettuale aver origine dal caos più totale?
Antonella Sanicanti
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